Conclusione

E che altro ci indica, allora questo ‘eccetera’?
Anzitutto, che il discorso in atto non finisce mai, ma si
amplifica sempre più con l’approfondimento dello stesso.
Inoltre, che questo discorso entra nel mistero dell’indefinito,
del Mistero, da affrontare quindi non con la metratura
della logica umana, ma con quella della domanda che
non misura, ma che cerca di soppesare, di valutare e di
credere partendo sempre dal sé interiore, dal nostro cuore,
dalla nostra anima e dalla nostra mentre, dove l’‘eccetera’
si maiuscolizza e si rende importante perché interessante:
capace cioè di entrare nel nostro io, rendendolo appunto
‘eccetera’, e non solo quello che adesso sono.
‘Eccetera’ è la chiave del Mistero della Verità, che ci fa
ingredienti, ma nello stesso tempo amalgamanti di tutta la
realtà nostra e attorno a noi.
È una chiave di lettura interpretativa dell’essere non in
sé o in quanto tale, ma di un essere crescente nel cammino
dell’accoglienza del dono: di questo, appunto, che qui
e ora ci è dato; e poi di altri, e di altri ancora, che soltanto
con una parola possiamo additare e indicare nel nostro
procedere in avanti: ‘eccetera’.


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