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Decimo dono: dirmi il sacrificale da fare.
Volontà sacrificale Paterna: la terrestre mia passiva inimicale
sul bene inerente: umana autorità. Quarta invasione di
cose errate: in Dio una volontà punitrice. Ce la mette l’autorità
religiosa a suo sostegno. Dio con i comandi proibitivi
e minacce punitive, premia i buoni e castiga i cattivi.

Pneumatica magia quella del Visuato Paterno che tocca il vecchio
fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del dire
egoisticale, ed ecco uscir fuori la preghiera del fare sacrificale.
Ci si accosta pregandolo. Quando pregate, voi dite: Padre
nostro che sei nei cieli. Preghiera sacrificale questa, da dirci e
da fare. Bene appellato e collocato. Bene augurato e perorato.
Bene attualizzato: sia fatta la tua volontà sacrificale: la celeste
e la terrestre. Vuole il sacrificale suo celeste. Vuole pure il terrestre
suo e nostro. Il nostro attivo e passivo. Il passivo cosmico
e inimicale. Beni componenti, beni aderenti e beni inerenti
mi può sacrificare il nemico. Dalla dignità umana siamo
passati all’autorità umana. Per illuminare l’umana ci siamo
rivolti alla divina che ce l’ha mostrata prima nel Figlio, poi nel
Padre. Prima la magistrale, ora la beneficale. Fa essere quello
che non era: è la sua creatività. La Bibbia guarda al cosmo con
un solo occhio, e in più egoisticale, e coglie la sola bontà vitale
del cosmo. Non coglie minimamente la sua bontà sacrificale.
Senza di essa ecco pronta una invasione di cose errate:
1) Può farsi avanti un paradiso terrestre
2) Può farsi l’uomo capo della donna
3) Si può far derivare la morte fisica dal peccato coppiale
4) Può finanche entrare in Dio una decisione vendicativa
e punitiva dei malvagi.
Il suo primo prodotto è il diluvio. Dio decide per la malvagità
umana lo sterminio umano, animale e vegetale. Per
la fedeltà di una famiglia decide una ben architettata salvezza.
Questo è sdoppiamento di Dio: Lui che è bontà
assoluta salva i buoni e stermina i cattivi. Che Dio salvi i
buoni, è fuori discussione. Che Dio punisca i malvagi,
questo è tutto da verificare alla luce del Visuato, non del
fideato che va in svuotamento. Donde viene a Dio l’efficiente
volontà punitiva? Sicuramente ce l’ha da se stesso
o qualcuno gliel’ha attribuita? Una persona sdoppiata.
Una persona che la pratica. E che è questa persona? È una
persona religiosa, che si ama egoisticamente e si serve di
Dio per sostenere la sua posizione di superiorità. È una
persona religiosa rivestita di autorità o per tradizione o per
assegnazione o per usurpazione. È l’autorità religiosa. È
sua ambizione farsi scorrere negli altri. Il modo efficace
per ottenerlo è emanare dei comandi facendo brillare il
premio ai buoni e facendo saettare severe punizioni ai
ribelli. Uno sdoppiamento di autorità più apparente che
reale. Per amore egoisticale si premiano i buoni e per odio
si fulminano i malvagi. Per amore di odio si fa l’una e l’altra
cosa. Per amore infernale. È l’autorità religiosa umana
che fa questo, e come mai si prende l’agire umano e tale e
quale lo si colloca in Dio? Dalla collocazione in Dio si
attinge successivamente la piena giustificazione al proprio
agire, che attinge la forza del dovere dal momento che ci
si afferma rappresentanti di Dio, di un Dio però fatto su
dalla persona. Nulla di strano che da un simile Dio creato
utilitaristicamente dalla persona religiosa venga il comando
proibitivo, la minaccia punitiva, il giudizio applicativo,
e la condanna definitiva. Il tutto sostenuto da una onnipotenza
assolutistica, da una ira incontenibile che lo fa ama-
bile per i buoni e terribile per i malvagi e per i nemici. Un
simile Dio diventa modello dell’agire umano. Lo esige la
fedeltà a Dio: programma di un re fedele a Dio è il salmo
101. Programma di Davide che stermina ogni mattino tutti
gli empi del paese e nel pomeriggio si fa condurre la
moglie di Uria l’Ittita che ha fatto eliminare in guerra, e ne
fa posto al suo piacere sfrenato. Anche a noi Chiesa cristiana
è piaciuto e servito ottimamente un simile Dio. In suo
nome abbiamo arsi vivi gli eretici e abbiamo con inganno
sterminato i nemici nella notte di San Bartolomeo.
Bene ispirato il pentimento papale; ma se non abbiamo il
coraggio di correggere la Bibbia e il suo Dio, ne faremo
delle peggiori. In questa correzione ci viene in aiuto il
Visuato Paterno.

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