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Decimo dono rinnovato: dirmi il sacrificale da fare. Bene
attualizzato: sia fatta la tua volontà sacrificale: la terrestre,
la passiva, l’inimicale sul bene inerente: l’autorità
umana, la divina Figliale.
*) La magistrale. Chi è Gesù? Un maestro che fa scorrere
quello che è: verità sacrificale, che è l’unica via alla
vita, a condizione che vivendo del suo amore sacrificale lo
faccia mio.

Pneumatica magia quella del Visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del dire
egoisticale, ed ecco uscir fuori la preghiera del fare sacrificale.
Ci si accosta pregandolo. Quando pregate, voi dite:
Padre nostro che sei nei cieli. Preghiera sacrificale questa, da
dirci e da fare. Bene appellato e collocato. Bene augurato e
perorato. Bene attualizzato: sia fatta la tua volontà sacrificale:
la celeste e la terrestre. Vuole il sacrificale suo celeste.
Vuole pure il terrestre suo e nostro. Il nostro attivo e passivo.
Il passivo cosmico e inimicale. Beni componenti, beni
aderenti e beni inerenti mi può sacrificare il nemico. Dalla
dignità umana siamo passati all’autorità umana. Per illuminare
l’umana ci siamo rivolti alla divina. In forma personale
di Figlio scende in Gesù. La prima incontrata è la sua auto-
rità magistrale. Con essa fa dilatati gli antichi comandi giusti
e corregge quelli sbagliati. Davanti a un simile maestro
era spontaneo andare alla ricerca della scuola alla quale
aveva raffinato la sua intelligenza. Se lo domandano i suoi
paesani udendolo nella sinagoga parlare in un modo eccezionale:
‘E tutti all’udirlo gli rendevano testimonianza e si
meravigliavano per le parole di grazia che uscivano dalla sua
bocca, e dicevano: da dove gli vengono queste cose? Che
sapienza è mai questa che gli è stata data? Finchè fa da maestro
in Galilea e in Giudea i capi si limitano solamente a
pedinarlo con accurate spie; ma quando spudoratamente
viola il tempio con la sua nuova e pungente dottrina, allora
lo affrontano. Siamo al martedì santo, nel tempio di
Gerusalemme: mentre Egli passaggiava lì e insegnava al
popolo annunciando la buona novella, gli si accostarono i
capi con una pressante richiesta: ‘Di’ a noi: con quale autorità
fai queste cose e chi ti ha dato il potere di fare questo?’.
Non risponde, dal momento che neppure loro rispondono
alla sua domanda: ‘Il Battesimo di Giovanni da dove viene?
Dal cielo o dagli uomini?’. La mancata risposta la darà invece
ai suoi, su richiesta di Tommaso. Dopo l’Ultima Cena,
Gesù si intrattiene con i suoi e li conforta: ‘Io vado a preparare
un posto per voi; e dove vado, voi sapete la via. Gli disse
Tommaso: Signore, non sappiamo dove vai e come possiamo
conoscere la via?’. Ed ecco la stupenda presentazione del
Maestro unico al mondo: ‘Io sono la via, la verità e la vita’.
Tutti i maestri fanno scorrere quello che sanno. Così i maestri
di religioni umane: Maometto, Buddha, Confucio: hanno
dato solo una scienza religiosa. Solamente Gesù fa scorrere
non tanto quello che sa, ma quello che è. Che è Gesù? ‘Io
sono la Verità’. Non solo possiede la Verità, ma la Verità è
Lui stesso. Che Verità? Una sola:
1) Lui è l’amore sacrificale in forma personale di Figlio.
Viene in carne umana, per vivere pienamente e conseguire
la sua duplice metamorfosi: la pneumatica: per
irradiarsi e ecclesiare; la somatica, per gloriare eternamente.
2) Questa verità è l’unica via alla vita eternale: ‘Io sono la
vera Via’: la sacrificale che conduce alla vita eternale.
3) Cosa adopera per farsi scorrere nella persona? Unico
mezzo è la Parola che si carica della sua Verità: parola
veritata; come si carica del suo Spirito che si irradia:
parola spiritata.
La nostra Chiesa si è lanciata nello studio accurato di ogni
più piccola verità e vi ha portato delle beghe enormi per
difenderle; senza accorgersi che la verità centrale è una
sola: Gesù è l’unica vera Via Figliale e sacrificale che
induce la nostra, e senza il sacrificale non si giunge alla
vita eterna. Tutto quello che dice è la parafrasi di una sola
verità: Io sono Amore Sacrificale.
A chi si dà da vivere prima moralmente e domani sostanzialmente
percorre l’unica via sicura che porta alla vita.
Unica autorità magistrale.

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